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Saghe e leggende

Streghe, giganti, creature misteriose e un usignolo sono tra dei protagonisti delle numerose leggende della Val Gardena

I monti della Val Gardena, a cominciare dalla zona del Sassolungo, hanno da sempre ispirato la fantasia degli abitanti di questa valle ladina. Nel mondo delle leggende, sono misteriose creature, uomini o animali dagli straordinari poteri a dar luogo a certi fenomeni naturali e agli avvenimenti più insoliti.

In un tempo molto lontano, la zona del Gruppo di Sella era abitata da una comunità di giganti pacifici e operosi, in buoni rapporti con gli uomini che abitavano la valle. Uno di loro, il gigante Sassolungo, era però un incorreggibile briccone e bugiardo, responsabile di continui furti e razzie ai danni di uomini e giganti. Quando i sospetti iniziarono a ricadere su di lui, Sassolungo negò ogni responsabilità, incolpando delle sue ripetute malefatte ora i topi, ora le volpi o i falchi. Anche una volta colto sul fatto e condotto in giudizio di fronte al consiglio degli anziani, il gigante non smise di negare l’evidenza e professarsi innocente. Condannato a sprofondare nel terreno, del gigante ladro e bugiardo rimase visibile solo una mano: le Cinque Dita tra il Sassolungo e la Punta Grohmann.

Ai piedi del Sassolungo sorgeva anche uno splendido castello, racconta un’altra leggenda. Un giorno, la principessa che vi viveva salvò un usignolo dalle grinfie di un falco; per ringraziarla, l’usignolo le promise che sarebbe di lì in poi stata capace di trasformarsi a sua volta in un usignolo ogni volta che lo avesse desiderato – solo la morte di una persona avrebbe potuto privarla di questo potere. La figlia del re prese così l’abitudine di volare per la valle e oltre, fino al castello diroccato in cui viveva un cavaliere solitario. Ammaliato dal canto dell’usignolo, il cavaliere se ne invaghì perdutamente. Quando l’uomo capì che sotto le sembianze di un uccello c’era in realtà una donna, la principessa si spaventò e volò via. Al suo ritorno al castello del cavaliere, la principessa trovò ai piedi della torre il corpo senza vita dell’uomo. La morte di una persona… fu così che la principessa rimase usignolo per il resto della sua vita.

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